FAQ

Il "deterioramento del credito" descrive il processo di peggioramento di una posizione creditizia. Il credito si deteriora quando il debitore non adempie agli obblighi di pagamento entro i tempi stabiliti. Con il ritardo nei pagamenti, il credito diventa più difficile da recuperare, aumentando il rischio di inadempimento. Dopo 90 giorni di mancato pagamento, il credito è classificato come "credito deteriorato" o "NPL" (Non Performing Loans).

Il termine "prescrizione" si riferisce all'estinzione di un diritto quando il suo titolare non lo esercita entro un periodo di tempo stabilito dalla legge. La prescrizione è regolata dal codice civile (art. 2934) e ha lo scopo di garantire certezza e stabilità nei rapporti giuridici. Un credito si estingue se il titolare non lo reclama entro il termine previsto dalla legge.

Nel contesto del recupero crediti, la diffida di pagamento è una comunicazione formale con cui il creditore sollecita il debitore a saldare una somma di denaro dovuta. Se il pagamento non avviene entro il termine stabilito (di solito non inferiore a 15 giorni), il creditore può rivolgersi all'autorità giudiziaria per tutelare i propri diritti. L'invio della diffida di pagamento (disciplinato dall'art. 1454 del codice civile) è un passo fondamentale nel processo di recupero, poiché rinforza la posizione del creditore, anche in caso di inadempimento da parte del debitore.

Quando un decreto ingiuntivo è emesso senza la formula "immediatamente esecutiva", il debitore è obbligato a pagare entro 40 giorni dalla notifica del decreto. Questo termine decorre dalla data in cui il decreto ingiuntivo viene formalmente notificato al debitore.

Al contrario, il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo impone l'obbligo di pagamento immediato da parte del debitore, senza dover attendere ulteriori scadenze, obbligando così il debitore a saldare subito la somma dovuta al creditore.

Prima di procedere con un pignoramento presso terzi, è fondamentale valutare lo stato patrimoniale del debitore. Un accertamento preventivo consente di verificare la solvibilità del debitore e di prevedere l’esito dell’azione esecutiva. La legge (Decreto Legislativo n. 196/2003) permette di acquisire informazioni patrimoniali su persone fisiche e società per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, a condizione che tali dati siano utilizzati esclusivamente per scopi legali e nel rispetto della normativa vigente in materia di segreto aziendale e industriale.